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 Uso privato dell’e-mail aziendale

Soluzione

Una recente indagine svolta negli Stati Uniti ha dimostrato che la posta elettronica nelle aziende è sì uno strumento di comunicazione efficientissimo, ma che è utilizzato impropriamente dai dipendenti, fino a far perdere ore di lavoro alla scrivania. Infatti molta della posta inviata e ricevuta nulla ha a che fare con le proprie mansioni, ed ha carattere personale.
Da un punto di vista giuridico ciò comporta numerosi quesiti. Uno di questi è se il datore di lavoro che verifica l'esistenza di mail private nel server aziendale, compie il reato di cui all'art 616 c.p. “violazione della corrispondenza”.
Secondo una recente pronuncia del GIP di Milano no, e nei confronti di questo datore di lavoro “un po' curioso” non bisognerà procedere. La decisione del Giudice - che non mancherà di far discutere - si basa su tre principi. Innanzitutto sul fatto che la mail è uno dei tanti strumenti di lavoro forniti dal datore di lavoro per consentire ai propri dipendenti di svolgere le loro funzioni aziendali.

In secondo luogo la posta è sì personale, ma personalità non significa necessariamente “privatezza”, cioè “ius excludendum omnes alios”. Poi avere la mail aziendale espone al “rischio” che anche altri dipendenti della stessa azienda, unica titolare dell'indirizzo, possano entrare nella sua casella e leggere i messaggi ivi contenuti, dopo aver acquisito la relativa “password”, il cui scopo non e' quello di proteggere i “segreti” dei lavoratori, ma quello di impedire a soggetti estranei alla società di accedere agli strumenti di lavoro. Infine la condotta del datore di lavoro non integra gli estremi del reato di cui all'art. 616 c.p. per mancanza dell'elemento soggettivo, ossia il dolo dei soggetti agenti.
Se per il GIP di Milano tale comportamento non comporta il reato di cui all'art. 616, i rischi da un punto di vista giuslavoristico e di violazione della normativa sulla privacy sono molto alti. Uno dei rischi, ad esempio, è la violazione delle norme in tema di controllo dei lavoratori previste nella legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori). Il consiglio per gli imprenditori è quello di specificare nel contratto di assunzione, anche in accordo con le organizzazioni sindacali, che la posta elettronica è un bene aziendale e non può essere utilizzata per motivi personali.

di Paolo Vicenzotto - Avvocato - consulente di informatica giuridica
[http://www.webdieci.com/docs/legislazione/58_Privacy/Uso_privato_mail_aziendale_320.asp]
 
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Dettagli articolo

Codice articolo: 14

Categoria: Posta Elettronica

Data di inserimento: 28-09-2011 09:37:10

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